I grandi cambiamenti di successo sono da sempre partiti dal basso. Intraprendere un cambiamento alimentare per la salute della popolazione oggi,  non è più possibile: stiamo navigando in un minestrone di informazioni che ha fortemente destabilizzato il buonsenso e soprattutto cultura e tradizione del cibo. Sta di fatto che il problema della salute delle popolazioni del mondo intero è drammatica. Sappiamo che l’80% delle morti da malattie croniche non trasmissibili  (MCNT)è legato all’alimentazione e allo stile di vita, ed è ormai sempre più evidente la necessità di attivare dei cambiamenti che, questa volta, devono partire dall’alto … e in fretta.

Linee guida ce ne sono molte, progetti istituzionali anche, ma la concretizzazione di tali politiche su un piano nazionale resta carente su vari livelli , con una comprensione limitata dei politici stessi, sia per ignoranza della tematica, che per l’incapacità di comprendere i dati disponibili e soprattutto come utilizzarli; inoltre il problema è sempre stato trattato su un piano tecnico, trascurando un aspetto importante che influenza l’economia politica.

Lo studio

E’ stato recentemente pubblicato su “International Journal of Health Policy and Managment” uno studio in cui si raccoglie una complessa revisione sistematica di articoli, che discutono le migliori scelte possibili per la riduzione delle MCNT: dati OMS.

I punti evidenziati e quindi necessari sono:

  1. La capacità di definire, (ri)modellare e trasformare in legge la politica adeguata;
  2. La capacità di attuare una politica che si leghi alla possibilità di essere applicata nonché alla capacità di gestione del carico territoriale delle MCNT;
  3. La capacità di monitorare i progressi, di valutare e correggere il percorso strada facendo. Dati e contesti specifici insufficienti impediscono formulazione e attuazione di politiche adeguate, in particolare in quelle aree in cui il carico di malattia è molteplice.

Sistemi efficaci di monitoraggio e responsabilità rispetto all’importanza dell’argomento, influiscono in modo significativo, ma le attività del settore privato [1]che influenzano la salute delle persone, spesso in modo negativo pur di proteggere i propri interessi, rappresentano un ostacolo importante alla definizione, all’adozione e all’attuazione di politiche relative, ad esempio, al tabacco, all’alcol e all’alimentazione.

Conclusione

In realtà, un grande lavoro sulla necessità di adottare una governance riguardo all’epidemia di MCNT è già stato pubblicato su Lancet nel 2017, ma poco o niente è stato fatto. Per portare avanti gli sforzi globali sarebbero necessari solidi sistemi di responsabilità, monitoraggio e valutazione, con la garanzia di trasparenza che non ci siano conflitti di interessi tra politica e aziende private: questo è il più grande scoglio da superare, per il resto tutto è fattibile.

 

 

[1] in gergo tecnico vengono definiti “determinanti commerciali”