
Cos’è il cibo per me
Il cibo è un legame che attraverso il tempo, tra un territorio e l’altro, di generazione in generazione, ci racconta dove siamo stati, dove siamo e dove stiamo andando; è un insieme di ingredienti partoriti dalla Madre Terra che si uniscono e si armonizzano tra loro con la sapienza che solo l’uomo ha saputo esprimere attraverso le tradizioni, e con esse vi è l’adattamento all’ambiente. La tradizione è costituita dai saperi, dalle tecniche e dai valori che ci vengono e ci sono stati tramandati; l’innovazione è la capacità di modificare questi saperi in base al contesto ambientale in cui l’uomo vive e, se ben compresa, ed elaborata con consapevolezza, potrebbe diventare tradizione; la cultura non è altro che l’interfaccia tra tradizione e innovazione. (foto Umberto Punzi)

Il mio approccio
Dopo quasi trent’anni di esperienza e di profondi studi, sono arrivata ad una conclusione: la rigidità non premia. Studiando Medicina Tradizionale Cinese ho compreso quando l’adattamento sia il perno centrale per aiutare le persone a cambiare. Ognuno di noi è un mondo a sé stante e non tutti rientriamo nello stesso parametro di visione della vita: l’educazione ricevuta, le abitudini, il contesto sociale, il lavoro, l’aspetto economico, la famiglia sono tutti determinanti che implicano facilità o difficoltà al cambiamento. Teniamo presente questi pochi punti di riferimento:
- Il territorio come fattore primario – Non serve nutrirsi di ciò che arriva dall’altra parte del mondo, non è etico e nemmeno rispettoso verso l’ambiente; ad esempio
- La qualità è essenziale – Prima di pensare a quello che dobbiamo mangiare, sarebbe bene cominciare a comprendere ciò che dobbiamo togliere. Indipendentemente dal macronutriente, mangiamo cibo vero e non cibo trasformato dall’industria alimentare; per saperne di più
- Noi mangiamo cibo non nutrienti – La scienza dell’alimentazione ha separato le componenti di ogni singolo alimento, lasciandolo privo della sua storia e della sua identità. Gli strumenti scientifici hanno ben dimostrato di essere inadatti nel comprendere sistemi complessi come il cibo e la dieta; per saperne di più (articolo premium)
- Lo stato è responsabile quanto noi – Se ognuno di noi ha il dovere di prendersi il mano la responsabilità della propria salute, lo stato ha sicuramente il dovere di proteggere la salute del proprio cittadino, e le politiche alimentari, purtroppo, stanno proteggendo la salute dell’industria alimentare. Questo è un altro punto di cui dobbiamo diventare consapevoli, e smettere di pensare con la testa dei vari guru, delle diete di moda, o peggio ancora del marketing. per saperne di più


Ti racconto le mie radici
Nonostante la mia formazione prettamente volta verso la conoscenza energetica del cibo grazie ai miei studi di Medicina Tradizionale Cinese, le mie radici professionali gettano le fondamenta nel Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale Tumori, allora sotto la direzione del Dr. Franco Berrino. Qui ho acquisito una grande esperienza, insegnando alle donne reclutate nei progetti, come cambiare alimentazione secondo le direttive del Fondo Mondiale della Ricerca sul Cancro.
Ti chiederai cosa ci facevo in un luogo di scienza! In realtà è semplice: gli studi avviati dal Dr. Berrino si basavano proprio sulle sapienze orientali, in particolare della Macrobiotica. Ed ecco che tutto ha inizio proprio qui.
Per me i bambini sono il futuro
Ho visto come il cibo agisce sulla salute in prima persona, nella mia famiglia e soprattutto sulle mie bambine (ora sono grandi). Ero una buona cliente della farmacia vicino a casa perché le mie figlie erano spesso malate. Otite, raffreddore, febbre, insomma ce n’era sempre una. Cambiare alimentazione è stata un’opportunità di cui sarò grata all’Universo in eterno. Certo la farmacia ha perso una “buona” cliente, ma le mie figlie non si sono più ammalate, per lo meno non di frequente e non in modo grave.
Ma ecco in agguato il primo scoglio; mia figlia Jessica inizia l’asilo e quindi lo scontro istituzionale: “la mensa scolastica”. E’ il punto di partenza del mio impegno con i bambini e ragazzi, sino a diventare consulente di Milano Ristorazione con il Dr. Franco Berrino. La storia è lunga, ma l’impegno era tanto e nel 2016 decidiamo di fondare insieme il progetto Coordinamento Cambiamo la Mensa con l’intento di portare una maggiore consapevolezza su quanto il cibo sia importante sulla salute alla luce delle più recenti ricerche scientifiche. Molti sono i laboratori che ho organizzato, direttamente o indirettamente nei diversi Comuni italiani, e molti i laboratori con bambini programmati nel Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, dove tutto è partito.
A proposito di mensa scolastica …
Food Trail – La buona mensa – il progetto Europeo avviatosi nel 2021 sul territorio bergamasco, per il quale ho strutturato l’impalcatura e ho prestato la mia collaborazione nella fase di avvio; percorso che mi ha permesso di conoscere le persone che lavorano in Sercar spa – cuori pulsanti di questa azienda di ristorazione scolastica (e non solo) sul territorio.
Il mangiar sano, con prodotti biologici il più possibile a chilometro zero in un contesto di mensa scolastica, sono caratteristiche di molti progetti che stanno incalzando, ma loro lo fanno seriamente e convinti della loro scelta. Un invito ad ascoltare l’intervista fatta a Chiara Gritti – dietista dell’azienda Sercar di Bergamo per ascoltare quello che fanno, le iniziative di valore che intraprendono, e lo fanno umilmente, senza che si sappia, perché ci credono e non perché ne devono trarre un vantaggio.
Vorrei che ascoltaste fino in fondo, e arrivati lì, in fondo, fare una riflessione sull’importanza del dialogo e di un lavoro comune. Un grazie a Umberto Punzi (www.umbertopunzi.com) per le riprese della sola intervista.
Nutrirsi leggendo … anzi scrivendo!
Una dimostrazione come tante, preparare delle cecine raccontando quanto è importante mangiare sano. Tutto nella norma se non fosse che tra i presenti c’era una collaboratrice della casa editrice Giunti. Pochi giorni dopo sono stata contattata per sapere se ero interessata a mettere in un libro parte del mio sapere. Ancora oggi ringrazio Benedetta che mi ha dato l’opportunità di scrivere questi due libri:
“Nutrire il corpo e la mente” è il primo e contiene tutta la mia passione e racconta degli effetti che il cibo ha su emozioni e comportamento.
“Nutrire la bellezza” racconta di quella bellezza che è lo specchio della nostra immagine espressa da ciò che mangiamo.
Un’esperienza entusiasmante!