L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha da poco pubblicato  una nuova linea guida sulla necessità di adottare politiche atte a proteggere i bambini dall’impatto dannoso del marketing alimentare: una urgenza improrogabile.

La raccomandazione invita i Paesi membri ad adottare politiche obbligatorie (e non autogestite dalle aziende) complete, che proteggano i bambini di tutte le età dalla commercializzazione di alimenti e bevande analcoliche ad alto contenuto di acidi grassi saturi, acidi grassi trans, zuccheri liberi e / o sale (HFSS – High in Fat, Salt or Sugar).

Sono passati più di 10 anni da quando sono state approvate le raccomandazioni OMS del 2010, ma i bambini continuano ad essere esposti alla potente spinta che il marketing mette in atto per promuovere prodotti che hanno un impatto dannoso sulla loro salute.

L’aggiornamento

La raccomandazione aggiornata si basa sui risultati delle più recenti revisioni scientifiche, unitamente alla modalità in cui l’esposizione e il potere del marketing alimentare influenzano[1] i comportamenti alimentari, atteggiamenti e credenze legati al cibo e di conseguenza la salute dei bambini. Gli studi riportano quanto il marketing alimentare, ben carente di etica, sia una minaccia per la salute pubblica, e quanto, grazie alla sua potenza comunicativa, riesca ad influenzare[2] negativamente le scelte alimentari che i genitori devono compiere per conto dei loro bambini.

Il ruolo della politica

La raccomandazione si basa altresì sul ruolo della politica che deve necessariamente intervenire nella regolamentazione (di polso) volta a limitare la commercializzazione dei prodotti alimentari, compresi i fattori contestuali[3]. Queste regolamentazioni producono maggiore efficacia se rese  obbligatorie, e, ad oggi, visti gli insuccessi eclatanti, questa obbligatorietà diventa necessaria per poter proteggere i bambini di tutte le età: è improrogabile l’utilizzo di un modello nutrizionale coerente con le più recenti ricerche scientifiche guidato dal governo, che riduca altresì il rischio di migrazione del marketing verso (tutte) le fasce d’età, e in tutte le direzioni mediatiche, compreso gli spazi digitali.

E’ importante limitare il potere del marketing alimentare nella persuasione di cibi dannosi, il che comporta anche una regolamentata limitazione dell’uso di cartoni animati o altre tecniche che attraggono i bambini, come ad esempio includere giocattoli in regalo o pubblicità con canzoni e sponsorizzazioni di celebrità:

“La commercializzazione aggressiva e pervasiva di alimenti e bevande ricchi di grassi, zuccheri e sale per i bambini è responsabile di scelte dietetiche malsane”, afferma il dottor Francesco Branca, direttore del Dipartimento di nutrizione e sicurezza alimentare dell’OMS. “I richiami a pratiche di marketing responsabili non hanno avuto un impatto significativo. I governi dovrebbero stabilire regolamenti forti e completi”…. e le persone che lo praticano dovrebbero avere più coscienza, ma questo lo penso io.

Concludendo

Quanto i governi saranno in grado di arginare la potenza dell’industria alimentare e attivare politiche secondo la raccomandazione aggiornata dall’OMS? O questa necessità rimarrà per l’ennesima volta inascoltata? Detto questo bisogna anche ammettere che di informazioni ne abbiamo tantissime, forse troppe. E’ vero diete ce ne sono molte ma di fatto ognuno farà la scelta che ritiene più corretta in relazione alla reazione sul proprio organismo; non possiamo nemmeno nasconderci dietro il costo della qualità del cibo: qui non si tratta di scegliere tra un chilo di pasta biologica e un chilo di pasta non biologica, ognuno farà una scelta in base alla propria disponibilità economica; il punto centrale è che si tratta di scegliere tra un panino preparato in casa dalla mamma e una merendina con una bevanda zuccherata dell’industria alimentare perché si fa prima: il cibo spazzatura è dannoso, e questa verità non è discutibile, punto.

Elena Alquati


[1] Associazione del marketing di alimenti e bevande analcoliche con comportamenti alimentari e salute di bambini e adolescenti: una revisione sistematica e una meta-analisi | Comportamenti di stile di vita | JAMA Pediatria | Rete JAMA (jamanetwork.com);
L’esposizione e il potere del marketing alimentare e le loro associazioni con atteggiamenti, credenze e comportamenti legati al cibo: una revisione narrativa (who.int);

[2] L’esposizione e il potere del marketing alimentare e le loro associazioni con atteggiamenti, credenze e comportamenti legati al cibo: una revisione narrativa (who.int)

[3] Implementare politiche per limitare il marketing alimentare: una revisione dei fattori contestuali (who.int)