Appartenente alla famiglia delle Composite, la bardana (Arctium Lappa) è una pianta erbacea biennale che può raggiungere i due metri di altezza. Comune in Italia cresce nei campi incolti, lungo i bordi delle strade, in luoghi ombrosi e umidi fino a 1000 di altitudine, ed è una pianta  che non ha nessuna particolare esigenza di clima se non la necessità di un tipo di terreno che le dia la possibilità di far crescere le sue profonde radici.

Di questa pianta si possono utilizzare le radici che si raccolgono nell’autunno del primo anno di vita; le foglie raccolte a fine estate e i semi a piena maturazione in autunno.  Le radici, una volta raccolte, si lasciano essiccare al sole; le foglie si fanno essiccare all’ombra mentre i semi vengono setacciati ed essiccati al sole.

Qualche curiosità del passato

La bardana è una pianta alta, maestosa e severa; i suoi fiori, pur essendo  di un bellissimo color porpora, sono poco attraenti per la fitta corona di aculei appuntiti.  Il nome scientifico, Arctium Lappa, fa riferimento specifico a questa particolare caratteristica dei fiori: arctium deriva dal greco che significa orso, mentre lappa significa prendere afferrare,  letteralmente afferra come un orso, con chiaro riferimento ai tenaci aculei dei fiori.

Anche numerose tradizioni popolari fanno riferimento a tali caratteristiche. Secondo una credenza diffusa nell’Europa centrale, seguendo un magico rituale da effettuare durante la notte del solstizio d’estate, si poteva legare a sé la persona amata.

Un degno sostituto di caffè e tabacco

La bardana è oggi una pianta a cui vengono  riconosciuti benefici per la cura di numerosi disturbi, ma è anche un valido ingrediente in cucina; la sua radice, tostata e macinata, costituisce un valido sostituto del caffè. Sembra inoltre che, in altri tempi, la bardana deve aver confortato i molti fumatori che, in assenza di tabacco, utilizzavano le sue larghe foglie essiccate.

In erboristeria

La bardana è una umile pianta in cui si racchiudono numerose virtù,  prima fra tutte l’azione antibiotica, ma anche quella di stimolare le funzioni epato-biliari, e quindi indicata nelle cure depurative e disintossicanti.  La sua azione di depurazione la svolge anche sul sangue rendendola un rimedio utile, ad esempio, per i reumatismi, inoltre agisce anche come modulatore della glicemia.

Nella preparazione di tisane o decotti depurativi, le foglie di bardana vengono associate ad altre piante quali la viola tricolore, l’echinacea, il tarassaco, e altre. Per la sua azione antibiotica la bardana è un importante rimedio per i problemi di pelle quali: psoriasi, acne, dermatosi seborroiche ed eczemi. L’industria della cosmetica ha ben compreso l’importanza di questa pianta per la cura della e viene utilizzata nella preparazione di prodotti come tonici, pulizia del viso, frizioni per capelli,  soprattutto in presenza di cute grassa.

In cucina

La radice della bardana si presta bene nella cottura di stufati di verdure insieme alla carota o alla zucca; ottima nelle zuppe con legumi o cereali integrali. Le foglie si possono preparare appena scottate e condite con qualche goccia di limone. In commercio non è semplice recuperarla fresca, ma la si può tranquillamente trovare essiccata con taglio a julienne.

 

Elena Alquati