E’ stato da poco pubblicato su U.S. Right to know un articolo di Stacy Malkan riguardante i risultati degli ultimi studi scientifici sull’aspartame, che ne confermano la pericolosità.

Cos’è

L’aspartame è un edulcorante artificiale con un potere dolcificante di 200 volte superiore allo zucchero  ma con le stesse calorie  (aspartame 4Kcal/gr. – zucchero 387 Kcal  per 100 gr). E’ una sostanza chimica sintetica composta da aminoacidi fenilalanina e acido aspartico, con un estere metilico. Quando viene consumato l’estere metilico si scompone in metanolo, il quale può essere convertito a sua volta in formaldeide. La molecola è stata scoperta nel 1965 dal chimico James Schlatter e, ad oggi, è presente in più di 6.000 prodotti  tra cui Diet Coke, Diet Pepsi e altre bevande zuccherate artificialmente;  caramelle senza zucchero; condimenti dolci senza zucchero come ketchup e altri condimenti; medicine e vitamine per bambini.

Se la scienza non è un’opinione …. allora perché?

I fatti scientifici però ci raccontano, ormai da molti anni, che l’uso dell’aspartame in alimenti, farmaci e bevande di uso quotidiano non ha avuto dei risvolti positivi sulla nostra salute. L’articolo di Stacy Malkan apre con un elenco di problemi (ne ho citati solo alcuni) che il dolcificante dietetico ha (e non sono pochi) e nemmeno di poca importanza:

Non solo preoccupazioni medico scientifiche

Da quando l’aspartame è stato approvato per la prima volta nel 1974, sia gli scienziati della FDA che gli scienziati indipendenti, hanno sollevato molte preoccupazioni sui possibili effetti sulla salute e sulle carenze di documentazione scientifica presentata alla FDA dal produttore GD Searle (quest’ultima veniva successivamente acquistata da Monsanto nel 1984). Come se non bastasse, recenti rapporti basati su documenti interni, hanno rivelato che aziende produttrici di bevande come Coca-Cola hanno pagato “ambasciatori”, incluso medici e scienziati, per promuovere i loro prodotti scaricando proprio su questi ultimi colpe per eventuali danni alla salute correlati al prodotto   o ad un ingrediente in esso contenuto, come appunto l’aspartame:

Ci sono prove evidenti che collegano l’aspartame all’aumento di peso sollevando interrogativi sulla legalità della loro commercializzazione. Nell’aprile 2015, US Right to Know ha presentato una petizione alla Federal Trade Commission (FTC) e alla Food and Drug Administration (FDA) per indagare sulle pratiche di marketing e pubblicità dei prodotti “dietetici” che contengono aspartame. Le agenzie hanno rifiutato di agire (vedi la risposta della FTC e la risposta della FDA ).

Uno studio tutto italiano

Dallo studio Ramazzini di Bologna, arriva l’ennesima conferma:” Questo test biologico di cancerogenicità conferma e rafforza la prima dimostrazione sperimentale della cancerogenicità multipotenziale dell’Aspartame a un livello di dose vicino all’assunzione giornaliera accettabile per l’uomo. Inoltre, lo studio dimostra che quando l’esposizione per tutta la vita a L’Aspartame inizia durante la vita fetale, i suoi effetti cancerogeni sono aumentati. Soffritti M, Belpoggi F, Tibaldi E, Esposti DD, Lauriola M. ( articolo ) – ( abstract / articolo )

Conclusione

In questo articolo ho riportato solo una millesima parte delle informazioni scientifiche che riguardano questo dolcificante, ma nonostante le evidenze siano ben chiare, non solo non è ancora stato ritirato, ma nulla ne fa presagire il ritiro; e se per qualcuno ancora non fosse chiara la sua pericolosità, come ci si può appellare al principio (diritto) di  precauzione? Queste informazioni non sono alla portata di tutti i consumatori: chi ci deve tutelare da che parte sta? Beh forse la domanda ha una risposta ovvia, ma tutto questo non è giusto, corretto, etico.

Elena Alquati