Parlare di educazione alimentare, non è semplice, soprattutto in un contesto di collettività. Il ruolo che gioca il cibo è qualcosa che entra nel profondo  e coinvolge soprattutto  il piano emozionale, la memoria,  ma andrebbe contestualizzato anche in un concetto di sostenibilità e di benessere sia su un livello micro, ovvero della singola persona, che a un livello macro, considerando sia l’aspetto socio economico, che le risorse del pianeta.

Gli attori coinvolti sul tema “ristorazione collettiva” sono tanti, e tutti devono essere chiamati  a comprendere che il cibo è molto, è tutto: salute, cultura, tradizione,  relazioni umane, ambiente,  paesaggio, territorio, etc.. La visione su questo tema andrebbe ulteriormente allargata: dobbiamo diventare consapevoli che il sistema deve cambiare, (anche) in funzione del fatto che l’alimentazione è  la più grande e importante garanzia di prevenzione.

Partendo dal territorio … e dalle famiglie

Il cibo è il legame che, attraverso il tempo, tra un territorio e l’altro, di generazione in generazione, ci racconta dove siamo stati, dove siamo e dove stiamo andando:  mangiare è un rito che quotidianamente dobbiamo assolvere per vivere in salute.

Con l’aiuto delle famiglie, con il tuo aiuto,  è possibile recuperare il patrimonio culturale culinario appartenente al territorio, e che negli ultimi decenni abbiamo perso per accogliere modelli alimentari insani, dediti ad aumentare i profitti delle multinazionali che li producono più che a tutelare la salute dei consumatori  e, che di certo non sostengono il sistema socio-economico del nostro Bel Paese.

Uniti per cambiare

Insieme è possibile riappropriarci del nostro modello alimentare che è la Dieta Mediterranea, quella dieta che ci ha mantenuto in salute sino a quando non abbiamo ceduto al fascino dell’industria alimentare che, nella sua più ampia visione “altruistica”, ha pensato a noi, cucinando per noi, senza nessun riguardo nei confronti della nostra salute (se non sul piano igienico-sanitario, ma non basta), e noi siamo cascati nella trappola delle dolci parole del marketing.  Ora più che mai dobbiamo proiettarci in  una nuova (vecchia) prospettiva: sostenere la produzione del benessere per trasformare la nostra società in una società sana e sostenibile. Lo dobbiamo ai nostri figli, ai nostri nipoti e al nostro Pianeta!

Possiamo unirci e cambiare pensiero per aprirci ad un obiettivo comune: elevarci ad uno stato di benessere superiore. Genitori, ristoratori, insegnanti, istituzioni, dirigenti, tutti insieme possiamo diventare portavoce di ogni singolo territorio rafforzando e unendo i diversi settori che sono coinvolti: contadini, trasformatori, aziende turistiche, formazione, ecc. Insieme per cambiare!

Noi abbiamo iniziato

Si, noi abbiamo iniziato. Io e Chef Francesco abbiamo passato una bellissima giornata in Ser Car spa, l’azienda che fornisce i pasti nelle scuole (e non solo) sul territorio bergamasco. Insieme ai loro cuochi abbiamo lavorato per cercare di migliorare le ricette di legumi e renderle così più appetibili per i bambini.

Abbiamo bisogno del sostegno di tutti e relazionarci al meglio per il bene dei bambini. Lavorare insieme per migliorare. Ti propongo una delle ricette preparate in Ser Car spa, quella che ha avuto più successo, invitandoti a prepararla anche a casa, raccontando dell’importanza che ricoprono i legumi e di quanto possono essere buoni.

 

ECCO LA RICETTA DA PROVARE IN FAMIGLIA

Sformato di legumi in salsa alla menta

  • Gr. 300 di legumi cotti
  • 2 zucchine
  • 2 pomodorini
  • 1 carota
  • 1 sedano
  • Pangrattato (per mantenere la ricetta senza glutine usare fiocchi di avena tritati)
  • Qualche fogliolina di menta
  • 1 cipollotto
  • Olio
  • Sale

In una padella fate rosolare con un cucchiaio di olio la cipolla, la carota e il sedano tritati finemente. Aggiungete le zucchine tagliate a cubetti e saltate per qualche minuto aggiungendo un pizzico di sale.

Mettete da parte 2 cucchiai di sole zucchine mentre il resto della verdura frullatela e unitela ai cannellini precedentemente tritati.  Aggiungete il pangrattato, distribuite l’mpasto in piccoli stampi oliati e cuocete in forno a 180° per circa 15 minuti.

Nel frattempo frullate le zucchine conservate insieme alla menta. Impiattare gli sforma tini e coprire con la salsa di zucchine alla menta decorando con qualche fettina di pomodorino.