La storia

I germogli hanno una storia che ha compiuto i 5000 anni. Pare che già intorno al 3000 a.C. , in Cina, si consumassero regolarmente germogli di vario tipo per le proprietà antinfiammatorie. Erano inoltre considerati un rimedio importante da prendere nel caso in cui il fisico fosse debilitato per mancanza di vitamine. I soldati dell’antica Roma che necessitavano di cibo energetico e pratico, mettevano, nelle loro sacche semi di ogni tipo, che, germogliando, diventavano una fonte importante di nutrienti; quando si presentava la possibilità, preparavano un ottimo pan germoglio.

Durante i suoi viaggi, intorno al XVIII secolo, l’esploratore inglese James Cook ebbe modo di sperimentarsi così da poter evitare eventuali carenze  di vitamina C nei suoi marinai scongiurando così lo scorbuto. Nelle tradizioni dell’entroterra invece,  il contadino si metteva in tasca una mangiata di germogli masticandone piccole quantità così da essere sostenuto durante il duro lavoro nelle campagne.

Come germoglia?

Un seme, per germogliare, deve avere vitalità e condizioni ambientali adatte (temperatura, acqua, ossigeno). Il processo metabolico innescato idratando il seme, produce sostanze che permette al seme di germogliare: il tempo necessario varia da due a dieci giorni a seconda del seme.

In commercio è possibile acquistare i kit (meglio quelli in terracotta) per i quali è sufficiente seguire le indicazioni. Noti sono i germogli di soia ma si possono utilizzare anche semi di broccolo, senape azuki, alfa alfa, crescione, ravanello e molti altri.

In linea di massima i germogli, tutti sono ricchi di proteine; vitamine (C, A, gruppo B compreso B12, D, E, K), sali minerali e clorofilla.

Nella cultura italiana

Un utilizzo di germogli nella nostra cultura è dato dal grano e dall’orzo, particolarmente utilizzati nella stagione primaverile: aiutano a sciogliere i depositi di grasso accumulati nella stagione invernale; sono una grande fonte di ferro, clorofilla, vitamina A e B12; sono un tonico per eccellenza, ottimi per chi fa sport o per chi conduce una vita stressante.

L’erba di grano ha un effetto prevalentemente rinforzante e rigenerante, quella di orzo disintossicante e disinfiammante. Se li acquistate un’unica attenzione: leggete le etichette che devono riportare un solo ingredienti, o orzo o grano.

Dove utilizzarli

I  germogli si possono utilizzare nelle insalate, come guarnizione nelle zuppe, ma anche nei legumi  e per preparare il pan germoglio. Sono la massima espressione di una vitalità che sta nascendo e hanno buona biodisponibilità.

Anche la scienza conferma

Alcuni studi[1] hanno evidenziato avere proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antitumorali, antidiabetiche, antinfettive e antivirali: un ingrediente della nostra cucina al quale va sicuramente ridato il valore che merita.

Elena Alquati


[1] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34050545/