La Portulaca è  una pianta che cresce ovunque, negli orti e sulle strade di campagna, fra i ruderi e nei cortili, nei campi coltivati e in quelli incolti. Ogni anno in questo periodo racconto della portulaca, e in questo momento il mio giardino ne è pieno, ma ancora troppo poco si conosce di lei, anzi, spesso la si prende come una pianta infestante mentre ha delle proprietà meravigliose.

Le conoscenze dal passato

Nel nostro Regimen Sanitatis – Scuola Salernitana – la Portulaca viene citata e descritta come segue:

“giova al capo e guarisce il torpore del dente, l’ardore dell’utero, e le infermità dei reni”

Pare infatti che, in alcuni studi, siano emerse le proprietà benefiche proprio su “l’ardore dell’utero” come  metrorragie, menorragie e patologie post partum. E’ proprio vero che la scienza non scopre ma ri-scopre!

In medicina cinese è utilizzata per eliminare le tossine, drenare l’umidità e il calore  della cute come ascessi cutanei, foruncoli, lesioni, pustolose infette e punture di insetti.

Le “ri-scoperte” della scienza

Oggi sappiamo anche essere una delle poche fonti vegetali ricca di acidi grassi polinsaturi Omega 3, vitamine, tocoferoli, betacarotene, (ecc) con proprietà antimicrobiche, depurative diuretiche.

Non solo. Uno studio ha inoltre rilevato che la Portulaca può essere efficace sull’epatotossicità modulando lo stress ossidativo e l’infiammazione.

In realtà non c’è sempre bisogno di verificare se la scienza ha dato conferma con qualche studio, anzi. Penso che questa modalità di esporre le proprietà di un alimento ne abbia fatto perdere la storia, le sue fondamenta, il suo utilizzo nei vari territori: queste sono le informazione a qui dovremmo attingere, perché ci racconta di noi.

L’utilizzo in cucina

La portulaca  può essere utilizzata a crudo o a cotto, ma anche come insalatino. Si possono preparare delle ottime insalate, aggiunta nelle frittate, come condimento nella pasta, ma ci sono anche molti rimedi “della nonna” che si possono conoscere.

Un decotto depurativo

Versare un litro di acqua bollente su 40 gr. di foglie fresche di portulaca e lasciare in infuso per circa 30 minuti. Da bere durante la giornata (2-3 tazze).

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Concludendo

Insomma un gioiello che cresce nei nostri campi, da rispettare e da utilizzare nel modo corretto.