Una ricetta del passato che osa, osa molto. I cuochi antichi romani pare non avessero timore di sperimentare sapori lontano tra loro anche se, in molte ricette, ho trovato che questo azzardo, per me, era un po’ troppo. Questa ricetta mi è sembrata particolarmente equilibrata, anche  se osa, osa molto. L’unione del mosto con la colata di Cetara dà un sapore in opposizione al mosto di uva, che in realtà sostiene il dolce della zucca. La ricetta originale suggerisce il garum, ingrediente difficile da trovare e per il quale era un osare forse eccessivo.  Comunque una ricetta da provare, quanto meno per avvicinarci alle nostre radici.

Glutine: assente 

Difficoltà: bassa

Tempo di preparazione: 30 minuti totale

Tecnica di cottura: stufata

Stagionalità: autunno/inverno

Utensili: Pentola (meglio se di coccio), cucchiaio, piatto di portata per servire

Ingredienti per 4/6 persone

  • 1 zucca delica o mantovana da gr. 700 circa
  • una spruzzata di colatura di alici di Cetara
  • 1 cucchiaio di aceto
  • 2 cucchiai di mosto di uva
  • rametto di rosmarino per guarnire

Procedimento

Tagliate la zucca a tocchetti e metterla in una pentola con un poco di acqua; salate e lasciate cuocere con un coperchio per una ventina di minuti. Aggiungete l’ aceto (io ho utilizzato quello di riso), una spruzzata di colatura di alici, e due cucchiai di mosto.  Mescolate  e servire su un piatto di portata.

n.b. Si suggeriscono ingredienti di provenienza biologica