Il mangiar sano, con prodotti biologici il più possibile a chilometro zero in un contesto di ristorazione scolastica, sono caratteristiche di molti progetti che stanno incalzando. Mi vien da dire finalmente!
Io e lo chef Francesco abbiamo appena concluso un ciclo di incontri per i cuochi dell’azienda di ristorazione Sercar di Bergamo, e parlando con loro ci siamo sempre resi più conto di quando ci sia bisogno di collaborazione.
Quando un bimbo non mangia, loro vivono un fallimento, e cercano soluzioni per trovare il modo per farli mangiare, ma hanno bisogno di aiuto; aiuto dalle maestre che educano i bambini all’assaggio; aiuto dai genitori, spesso inconsapevoli che queste scelte si fanno per il bene dei bambini, ma non solo; aiuto delle istituzioni; insomma aiuto da parte di tutti gli attori coinvolti.
Purtroppo, troppo spesso, si giudica impuntandosi su punti di vista che, se condivisi con dialogo, e non con arroganza, sono certa si giungerebbe ad un lavoro comune.
Voglio farvi ascoltare l’intervista che ho fatto a Chiara Gritti dell’azienda di ristorazione scolastica Sercar di Bergamo; vorrei che ascoltaste quello che fanno; le iniziative di valore che sposano e intraprendono, e lo fanno senza che si sappia, perché ci credono e non perché devono trarne dei vantaggio.
Vorrei che ascoltaste fino in fondo, e arrivati lì, fare una riflessione sull’importanza di comprendere invece di giudicare; sull’importanza del dialogo invece che dell’attacco; sull’importanza di un lavoro comune invece che del singolo.
Un grazie a Umberto Punzi (www.umbertopunzi.com) che ha reso possibile questa intervista.
Buona visione.
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