Ormai è diventata una passione, andare alla ricerca delle ricette antiche, cucinarle e percepire la cultura che racchiudono, è qualcosa di magico.
Questa è una ricetta calabrese, e racconta che già nel 1600, al Porto di Gioia Tauro, arrivavano i mercantili, dalla Costiera Amalfitana, carichi di grano. Qui veniva sfarinato e venduto, e i chicchi che cadevano, venivano raccolti dai poveri che li macinavano e preparavano dei maccheroncini integrali chiamati “scopatura”, proprio per come venivano raccolti. Venivano poi conditi con pane raffermo e pesce che costava poco.
Eccovi la ricetta.
Ingredienti per 4 persone
- 320 di pasta integrale bio (io ho usato gli spaghetti)
- 5 alici
- Pane raffermo
- 1 spicchio di aglio
- 1 peperoncino
- b. olio extravergine di oliva bio
- b. sale integrale marino
Mettiamo sul fuoco una pentole colma di acqua per cuocere la pasta. Prendiamo una padella e tostiamo il pane raffermo grattugiato (4 cucchiai circa). In un pentolino, scaldiamo l’olio, aggiungiamo l’aglio, il peperoncino spezzettato, le alici e facciamo soffriggere per qualche minuto a fuoco molto basso.
Lessata la pasta, condiamola con l’olio, aglio, ecc. e cospargiamola di pangrattato.
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