Da un po’ di tempo a questa parte, si è notata una forte pressione dell’industria alimentare, prima con un marketing violento e invasivo, poi si è riscontrata una sempre più forte pressione a livello politico. Non che non ci sia mai stata, ma negli ultimi anni, oltre che essere diventata evidente, si è notevolmente intensificata, su tutti i livelli (tangenti, mazzette, minacce, …).
In nome del consumatore (soprattutto i più giovani)
E’ da poco nata una nuova collaborazione tra aziende far chiarezza nel confuso mondo di normative su alimenti e bevande! Si chiama Americans for Ingredient Trasparency (AFIT) e sul sito il messaggio è chiaro:
“Tutti gli americani meritano di avere fiducia e di essere informati sulla sicurezza del cibo che mangiano e delle bevande che bevono.
Americans for Ingredient Transparency (AFIT) apprezza il fatto che i rappresentanti eletti a tutti i livelli condividano la preoccupazione di disporre di un sistema di regolamentazione alimentare solido ed efficace, ma l’attuale mosaico di normative su alimenti e bevande in vigore in tutto il Paese avrà conseguenze indesiderate che avranno un impatto negativo sull’intera nazione.
Queste norme incoerenti confondono i consumatori e limitano le loro scelte, fanno aumentare i costi e danneggiano agricoltori e piccole imprese”.
Cosa c’è di strano?
Niente, sennonché, questa nuova alleanza industriale, sta prendendo di mira le recenti leggi statali che limitano o etichettano gli ingredienti nocivi negli alimenti ultra – processati. Parliamo di nomi eccellenti come Coca-Cola, PepsiCo, Nestlé, Kraft Heinz e altri importanti gruppi commerciali dell’industria alimentare che affermano di voler promuovere la “trasparenza”, ma, il loro vero obiettivo, obiettivo sembra essere la prelazione federale, così da poter sostituire le leggi statali più severe sulla sicurezza alimentare, con standard nazionali più deboli che favoriscono l’industria.
Qualche esempio? Julie Gunlock dell’Independent Women’s Forum, un gruppo che ha ricevuto finanziamenti dalla compagnia di tabacco difendendo le sigarette elettroniche vendute come benefiche per le donne. Gunlock ha anche collaborato con Monsanto per liquidare le preoccupazioni sui pesticidi come “allarmismo”.
Un altro è Andy Koenig , un lobbista vicino all’amministrazione Trump, il cui studio aiuta i clienti a redigere leggi e a plasmare l’opinione pubblica: le stesse tattiche che l’industria alimentare sta impiegando per difendere i cibi ultra – processati e poco salutari. Koenig ricopre un ruolo politico di primo piano presso la Freedom Partners Chamber of Commerce, un fulcro centrale della rete politica organizzata da Charles e David Koch per canalizzare finanziamenti miliardari per influenzare elezioni e politiche pubbliche. Vedi testo completo
Obiettivo?
Abrogare le leggi statali che tutelano i consumatori in materia alimentare. Questi sostenitori dell’AFIT, difatti, sembra si siano uniti in difesa degli alimenti ultra – processati, con la volontà di modificare/sostituire/indebolire gli standard nazionali che riguardano la legislazione federale sulla sicurezza e la trasparenza alimentare.
Il loro piano è di accentrare le decisioni in materia di sicurezza alimentare ed etichettatura sotto la supervisione della Food and Drug Administration statunitense, che vanta una lunga storia poco predisposta alla tutela del consumatore e in favore delle multinazionali.
La terra che trema da sotto i piedi?
L’industria alimentare dei cibi ultra – processati, ha presentato l’AFIT nell’ottobre 2025 in seguito alle vittorie a livello statale in materia di sicurezza alimentare, tra cui:
- una legge della California che vieta gli alimenti ultra – processati nelle mense scolastiche, una legge della Virginia Occidentale che proibisce alcuni coloranti sintetici nelle mense scolastiche (a cui seguirà un divieto a livello statale);
- una legge del Texas che impone l’obbligo di etichette di avvertenza sugli alimenti contenenti ingredienti vietati in altri paesi per motivi di salute;
- Altri stati stanno prendendo in considerazione leggi simili per limitare gli alimenti ultra – processati non salutari o specifici ingredienti artificiali, o per rafforzare il diritto dei consumatori a essere informati.
“Le persone a conoscenza degli sforzi della coalizione [AFIT]”, secondo Bloomberg , “hanno affermato che sperano di unirsi dietro la legislazione elaborata dal senatore Roger Marshall, un repubblicano del Kansas, e si aspettano di affrontare la revisione del processo GRAS e di utilizzare la prelazione per stabilire uno standard federale”.
La scappatoia GRAS (Generally Recognized as Safe), attualmente consente ai produttori alimentari di aggiungere sostanze chimiche o additivi agli alimenti senza la previa approvazione della FDA, se la sostanza è ritenuta sicura da esperti scelti dalle aziende. Riformare il GRAS è una priorità dell’alleanza MAHA e di molte altre organizzazioni sanitarie.
Sembra proprio che il terreno sotto i piedi di queste multinazionali stia crollando, si spera solo nel buon senso di quelle persone che, occupando posti cruciali, possano fermare i loro obiettivi. Se molti politici americani si stanno mettendo di traverso, è possibile che anche altri possano dire STOP!
Fonti e approfondimenti
(” Big Food prepara una nuova strategia contro la spinta di RFK Jr. negli Stati Uniti “, Bloomberg , 21 ottobre 2025)
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