Aprendo il sito di questa start-up troviamo subito la scritta “Rendere il Dolce Sano”. Un espressione che ha subito attirato la mia attenzione: ”sarà puro marketing o finalmente vogliono comunicare l’importanza di un sapore dolce sano, donato dalla natura?”
Conosciamo l’azienda
Resugar è un’azienda di Tel Aviv – fondata nel 2020 dagli imprenditori Niv Ben-Ami e Ron Livny, ed è la prima azienda di tecnologia alimentare a fornire, così dicono, un valido sostituto dello zucchero per uso industriale su larga scala e senza alcun contenuto di zuccheri nocivi sulla salute[1].
Perché un nuovo sostituto dello zucchero?
È noto che la dieta moderna ricca di prodotti con un elevato contenuto di zuccheri, grassi e sale, è responsabile per l’80% delle morti da malattie croniche non trasmissibili come obesità, diabete, malattie cardiache, cancro, ma nonostante le molteplici iniziative intraprese dai governi mondiali, non ci sono risultati tangibili.
Alcuni governi hanno adottato il modello nutri score[2] penalizzando non poco la vendita di molti prodotti; in Europa almeno 10 paesi hanno implementato le tasse sullo zucchero; nel Regno Unito, con il nuovo ordinamento sui cibi ad alto contenuto di grassi, sale e zucchero, si sta cercando di limitarne la diffusione con azioni che regolamentano altresì marketing e pubblicità mediatica; purtroppo in Italia nulla di concreto in tal senso.
Quindi che fare?
Possiamo introdurre piani di educazione alimentare per portare le persone a diventare consapevoli che l’essere umano è parte dell’universo e che si deve nutrire di ciò che la natura gli offre? No, troppo difficile: ”Reinventare la dolcezza con la tecnologia aiuta le persone a fare scelte più sane”, e così, inventando questa nuova molecola, abbiamo risolto tutti i problemi. Resugar è:
- Dolce come zucchero
- Funziona come zucchero
- Basso indice glicemico
- A base vegetale[3]
- 0 calorie
La startup riduce del 70% lo zucchero con un sostituto “senza dolcificante”, chiamando questa “innovazione” plug-and-play (collega e usa).
Di cosa si tratta?
La formula di Resugar viene descritta dal co-fondatore Niv Ben-Ami “completamente diversa” dai tradizionali sostituti dello zucchero.
Qui la domanda mi sorge spontanea: “ Ma se non contiene dolcificanti, cosa lo rende dolce?” – La risposta è presto data – “la soluzione è composta dal 30% di saccarosio, il che porta ad una riduzione massima dello zucchero del 70%”. Si ma poi? Il saccarosio si abbina con una combinazione brevettata di “aromi naturali” (di cui non si conosce la provenienza) che aumenta la sua dolcezza di quasi tre volte: “La nostra tecnologia è questa combinazione, questa sinergia” – ha dichiarato Ben Ami – “è un composto naturale conforme al regolamento GRAS[4]” – “usiamo una combinazione di diversi ingredienti, in quantità molto ridotte. Gli aromi naturali costituiscono solo il 5% della soluzione totale”.
Ingredienti vecchi niente autorizzazione
Eh già. Pare proprio che non essendo un nuovo alimento (non si capisce bene in che senso lo si dichiari) può essere commercializzato in assenza della necessaria autorizzazione rilasciata prima di essere commercializzato[5]. Senza entrare nello specifico del prodotto, l’elenco degli ingredienti riporta: fibre, zucchero, e aromi naturali.
La storia che non insegna
La storia dei dolcificanti artificiali, o, come vengono oggi chiamati “dolcificanti non nutritivi”, è relativamente recente (si parla della fine del 1800).
Le prove che collegano il consumo eccessivo di dolcificanti nutritivi (NS) a esiti avversi sulla salute metabolica hanno portato ad un aumento del consumo di dolcificanti non nutritivi (NNS), in particolare tra gli obesi e gli individui con diabete. I NNS sono caratterizzati da un carico calorico da zero a trascurabile, pur avendo un sapore dolce; sono utilizzati in sostituzione dei tradizionali NS per ridurre l’apporto energetico e limitare gli esiti negativi sulla salute legati ai carboidrati. Tuttavia, studi recenti hanno suggerito che i NNS possano effettivamente contribuire allo sviluppo o al peggioramento di malattie metaboliche, tra cui la sindrome metabolica, l’obesità, il diabete tipo 2 diabete e malattie cardiovascolari.
Uno studio tutto italiano
L’aspartame (APM) è un NNS utilizzato sin dagli anni ’80, ora presente in più di 6.000 prodotti, inclusi i prodotti farmaceutici. Sin dalla sua scoperta nel 1965 e dalla sua prima approvazione da parte della Food and Drugs Administration (FDA) statunitense nel 1981, la sua sicurezza, e in particolare il suo potenziale cancerogeno, è stata controversa.
I risultati di questo studio[6] tutto italiano forniscono prove coerenti del potenziale cancerogeno dell’APM, richiamando con urgenza la necessità di rivalutarne le normative. Il principio di precauzione, nei casi in cui non ci sono studi chiari, è fondamentale. Premesso che l’essere umano è in relazione con il suo ambiente e di esso si dovrebbe nutrire, non certo di molecole, Resugar sembra essere l’ennesima trovata commerciale, di cui nulla si conosce. L’uomo ha bisogno di ritrovarsi e di riconnettersi con il suo ambiente naturale, non ha bisogno di quel dolce così falso e artefatto che annienta la volontà ma appaga i sensi, ha bisogno del dolce della natura nella sua forma più integrale possibile.
Elena Alquati
Fonte
[1] Essendo l’azienda nata nel 2020 mi sembra azzardato dichiarare che il loro prodotto non ha alcun effetto sulla salute.
[2] sistema di etichettatura dei prodotti alimentari sviluppato in Francia pensato per semplificare l’identificazione dei valori nutrizionali di un prodotto alimentare attraverso l’utilizzo di due scale correlate: una cromatica divisa in 5 gradazioni dal verde al rosso, ed una alfabetica comprendente le cinque lettere dalla A alla E.
[3] (?)
[4] GRAS Generally Recognised As Safe
[5] Un nuovo alimento è definito nel Regolamento (UE) 2015/2283 e non può essere immesso sul mercato o utilizzato per il consumo umano finché non viene incluso nell’elenco dell’UE.
[6] Team studio: Morando Soffritti 1, Michela Padovani, Eva Tibaldi, Laura Falcioni, Fabiana Manservisi, Fiorella Belpoggi
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