Piano Nazionale Prevenzione

Le strategie utilizzate per contrastare la diffusione del Covid 19 poco hanno a che fare con lo studio di un piano di prevenzione che risolva questo problema alla radice, e che migliori e tuteli la salute dei cittadini/ambiente. Di fatto un Piano Nazionale per la Prevenzione esiste ma non è ancora stato applicato l’aspetto che riguarda l’alimentazione e lo stile di vita.

Credo fortemente che questi ultimi due fattori siano rilevanti, è un lavoro che va impostato, al più presto, con il coinvolgimento di tutti gli attori possibili, istituzionali e non, affinché si possano avere risultati positivi sul piano della salute e del risparmio sanitario.

Coordinamento Cambiamo la Mensa

Sono presidente dell’associazione l’Ordine dell’universo, e, consapevole del fatto che questo fosse un argomento di grande importanza,  negli anni ho lavorato molto per introdurre un cambiamento nelle mense delle scuole, tanto da fondare, con il Dr. Franco Berrino,  il progetto “Coordinamento cambiamo la mensa”; l’obiettivo, ai tempi molto ambizioso, era sia di introdurre nuovi alimenti (più salutari) che di migliorarne la gradibilità. E’ stato fatto un grande lavoro, con grandi risultati, anche se non siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi prefissati. 

Allegato tecnico scientifico

E’ da poco uscito il documento Allegato tecnico scientifico proposta di protocollo ragionato”, al quale ho partecipato nella sua stesura, in quanto presidente dell’associazione L’Ordine dell’Universo, sul tema: “raccomandazioni per una sana alimentazione nelle ristorazioni e contesti scolastici”, che troverete a pag. 23 del documento scaricabile in calce. 

Ecco alcuni dei punti su cui si dovrebbe lavorare e che troverete nel dettaglio sul documento integrale:

Per la salute dei bambini e del personale sono tutt’ora di utile riferimento le “Linee di indirizzo nazionali per la ristorazione scolastica”, coerenti con le prove scientifiche disponibili, che indicano come modello completo ed equilibrato la dieta mediterranea tradizionale, basata su cereali per lo più integrali, legumi, verdure, frutta fresca e secca oleosa, olio extravergine di oliva (se possibile italiani) e un modesto consumo di cibi di origine animale.

E’ stata esposta La pianificazione dei menù settimanali che dovrebbero ispirarsi ai seguenti criteri:

  1. Inserire ogni giorno verdure e frutta di stagione (quando possibile biologica e a chilometro zero);
  2. Proporre 5 pasti con cereali e derivati integrali/semintegrali (se possibile biologici) come pane e pasta, ma anche cereali in chicco;
  3. Proporre 3 pasti con legumi in svariate forme (polpette, hummus, zuppe, minestroni, burger ecc.) per favorire il consumo di proteine vegetali;
  4. Proporre 2 pasti con cibi animali, con preferenza a pesce azzurro, e carni bianche (pollo, tacchino, coniglio) o uova o formaggi di provenienza biologica, se possibile locale, comunque da allevamenti non intensivi.
  5. Evitare carni conservate, associate dall’Organizzazione Mondiale della Sanita (OMS)a un maggior rischio di alcuni tipi di cancro e di patologie cardiovascolari;
  6. Evitare bevande zuccherate e cibi con zuccheri aggiunti, compresi yogurt e succhi di frutta. La ricerca scientifica non consigliano zuccheri semplici aggiunti, nei primi anni di vita del bambino, mentre in adolescenti e adulti e tollerato un consumo intorno ai 25-30 g al giorno (N.B.: in bevande, yogurt, dessert per bambini ecc. zuccherati una sola porzione ne contiene in media 27-40 g);
  7. Cambiare il contenuto dei distributori alimentari automatici nelle scuole a favore di frutta fresca, frutta secca, verdure fresche, yogurt bianchi non zuccherati, te o caffè senza dolcificanti con possibilità di non aggiungere zucchero.
  8. Sconsigliare fortemente il libero consumo di merendine, bevande zuccherate e/o dolcificate (es. con sciroppo di glucosio e fruttosio), patatine fritte, considerando che almeno un pasto e una merenda si consumano a scuola;
  9. Possibilità di preparare, nelle mense, dessert senza zuccheri aggiunti (es. frullato di yogurt bianco e frutta), privilegiando la frutta fresca, come da progetto “Frutta fresca nelle scuole” promosso dal Ministero della Salute.

Una Nota da sottolineare

La composizione del menu nelle Linee di indirizzo ministeriali e in Linee Guida di Aziende/Agenzie Sanitarie è coerente con le ricerche scientifiche, ma l’applicazione, nella pratica, è carente. Si riporta una nota importante in relazione ai salumi, definiti “alimenti la cui offerta in ambito di ristorazione scolastica non risponde a obiettivi ne nutrizionali ne educativi ” indicando la loro sostituzione con legumi o pesce (punto che incontra notevoli resistenze).

Nell’articolo mettiamo i link di riferimento del lavoro svolto ringraziando la scuola che accoglie – generazioni future – assist – E’ possibile scaricare il documento integrale che suggerisco di leggere per le importanti informazioni che contiene.

Elena Alquati

Link di riferimento del lavoro svolto dove è possibile scaricare il documento integrale

https://www.lascuolacheaccoglie.org/wp-content/uploads/2020/11/02.Alimentazione-Impatto-ambientale-mascherine-Criticita-didattica-a-distanza_Approfondimenti.pdf

https://generazionifuture.org/wp-content/uploads/Allegato-tecnico-scientifico-proposta-di-protocollo-ragionato.pdf

http://www.assis.it/wp-content/uploads/2020/10/allegato-tecnico-scientifico-protocollo-ragionato.pdf