Tanto è stato detto e tanto si continua a dire su come cambiare lo stile di vita, l’alimentazione, e su quanto sia importante l’esercizio fisico, la meditazione; eppure tutto continua a peggiorare: le patologie aumentano, la disabilità aumenta, si allunga la vita (non ovunque) ma la condizione in cui si vive troppo spesso non è delle migliori. Quello che è sconcertante è che siamo pieni di linee guida Ministeriali, abbiamo addirittura un Piano Nazionale (Ministeriale) per la Prevenzione, ma allora perché tutto peggiora? Leggete un po’ qua!
I principi
Il Piano Nazionale per la Prevenzione (2014-2018), intende promuovere la salute e la prevenzione, attuando azioni strategiche basate sull’evidenza e che vedono coinvolte le Regioni come punto di riferimento territoriale. L’intento è di produrre un impatto e produrre un miglioramento sulla salute e sul sistema in generale, creando dei Macro/Micro obiettivi.
Priorità di intervento: Ridurre il carico di Malattia
Basandosi anche su quanto indicato dall’OMS, il trattato esprime la necessita di sollevare il nostro Paese, da una percentuale sempre più schiacciante di eventi “morbosi e mortali”, manifestando la necessità di rafforzare il Servizio Sanitario per renderlo più sostenibile. L’obiettivo è:
- riduzione della mortalità prematura da “Malattie Croniche non Trasmissibili”;
- riduzione degli incidenti e delle malattie professionali;
- promuovere l’invecchiamento attivo (compreso la prevenzione delle demenze.
Sarà la classe attiva lavorativa e dirigenziale della società futura, ed è necessario promuovere una crescita responsabile e consapevole promuovendo stili di vita sani ed escludendo comportamenti per qualsiasi forma di dipendenza per una ricerca di un benessere psicofisico e affettivo
Lo sviluppo
Sul Piano, nel suo complesso, si esprime la necessità di uno sviluppo della prevenzione, soprattutto sulle aree di “salute e organizzazione” dove è evidente la necessità di un salto di qualità (evidenze scientifiche, misurazione impatto degli interventi). Questi i punti salienti del PNP:
- una sistematica attenzione alla intersettorialità ai vari livelli di sistema: di governo centrale e di coesione nazionale, di programmazione regionale e di governo locale, di erogazione dei servizi a livello territoriale;
- Una sistematica attenzione al miglioramento della qualità dei servizi;
- Una sistematica promozione per lo sviluppo e l’utilizzo di valutazioni quantitative (flussi informativi e finalizzati).
Gli obiettivi
Le Malattie Croniche non trasmissibili:
- Malattie cardiovascolari,
- Cancro
- Patologie respiratorie croniche
- Diabete
costituiscono, a livello mondiale, il principale problema di sanità pubblica, e sono la prima causa di morbosità, invalidità e mortalità, con un impatto importante a livello umano, sociale ed economico.
L’OMS ha elaborato un piano di azione globale che ha, tra gli obiettivi, la riduzione del 25% della mortalità precoce dovuta alle malattie sopra citate entro il 2025. Due sono i gruppo di malattie che causano quasi i tre quarti della mortalità in Europa:
- Malattie cardiovascolari
- cancro
mentre sono tre i principali gruppi di malattia che costituiscono più della metà del carico di malattia in condizioni di disabilità o anni non vissuti per la malattia stessa (misurazione DALYs):
- Patologie cardiovascolari
- Cancro
- Disturbi mentali
E pensate un po’
Malattie Cardiocircolatorie
Dall’ ultimo dato disponibile (2010) risulta che nel nostro paesi ci sono stati 220.539 decessi per malattie del sistema circolatorio, e anche se il dato non è recentissimo, la statistica purtroppo è in aumento.
Il Diabete
Riassumendo quanto indicato dal PNP, il diabete è destinato a diventare la causa maggiore di disabilità e di mortalità nei prossimi vent’anni. Nel nostro paese ci sono 3 milioni di persone con diabete (tipo 2) stimando che è possibile ci possano essere un altro milione che non sa di averlo. Ciò che emerge in particolare è la disuguaglianza sociale, che incide fortemente sul rischio di ammalarsi, infatti questa patologia, pare essere più elevata nelle classi sociali più basse, e al sud.
Cancro
Ogni anno ci sono 250.000 nuovi casi di tumori con un incidenza in costante aumento, e una mortalità diminuita anche se c’è una differenza geografica importante. Difatti se al centro nord c’è una diminuzione di decessi registrata soprattutto negli uomini, nell’area centro sud la situazione è contraria, registrando invece un aumento di decessi.
I fattori di rischio
Globalizzazione, urbanizzazione, alimentazione, scarsa attività fisica, ecc, sono elementi che predispongono e ci espongono alle Malattie Croniche non Trasmissibili.
Perché la globalizzazione? Si sta diffondendo ciò che è chiamata “transazione nutrizionale”, ovvero il passaggio verso regimi alimentari ad alto contenuto energetico. (ricchi di grassi, sale, zucchero) e la significativa riduzione dei livelli di attività fisica nella popolazione.
L’urbanizzazione è un elemento facente parte delle politiche ambientali che determinano ciò che viene definito malattie “causa nella causa”:
- Cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile;
- Esposizione ai principali fattori di rischio ambientali: inquinamento aria, acustico, sostanze chimiche, radiazioni, condizioni lavorative e abitative non adeguate
- Informazione sulla salute ambientale e comunicazione del rischio
- Gestione delle risorse naturali
Concludendo
Perché questo articolo? Perché spero ci possa far riflettere sulle azioni da intraprendere in futuro. Un esempio? Quando i nostri figli vengono invitati da MC Donalds per una festa di compleanno, riflettiamo se portarcelo solo perché lo fanno tutti, o se vogliamo intraprendere un cambiamento nel nostro modo di pensare, e magari suggerire alla mamma che sta organizzando questa festa, che ci sono altri luoghi per poter festeggiare il compleanno del suo bambino, in onore di un futuro sano e migliore.
State in ascolto, nel prossimo articolo parleremo di bambini!
Sono Elena Alquati e sono un consulente alimentare. Se hai bisogno di un chiarimento lasciami un commento, risponderò nel più breve tempo possibile. Se invece hai bisogno di una consulenza scrivimi su alqua63@gmail.com.
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