Appartenente alla famiglia delle Rosacee, il ciliegio (Prunus avium L.) è un albero che può arrivare a raggiungere i 10 m. di altezza; è di origine asiatiche e pare sia giunto nel bacino mediterraneo circa 3000 anni fa.

Virtù medicamentose del passato e del presente

Esistono  diverse varietà di ciliegie e per ognuna di esse c’è un particolare utilizzo; tutte sono molto gustose e rinfrescanti e grazie alla loro dolcezza e acidità danno alla ciliegia la peculiarità  di essere un ottimo astringente  e umidificante. Nella dietetica cinese sono considerate un importante tonico per il sangue, nutrono lo yin  (umidificante) e la loro assunzione è particolarmente indicata in tutte le forme reumatiche e artralgiche. Le ricerche scientifiche hanno riconosciuto alla ciliegia numerose peculiarità, tra cui la capacità di ridurre lo stress ossidativo[1].

Giusto per fare un tuffo nel passato, Galeo le consigliava a chi aveva problemi di intestine (lassative) e anche per eliminare le “pietruzze” nella vescica. Nella scuola Salernitana si cita:

“se mangerai ciliegie 3 doni ne avrai:
la ciliegia monda lo stomaco, il nocciuolo toglie la pietra, 
e la sua polpa genera abbondante sangue”

Anche il mondo occidentale, quindi, aveva riconosciuto nelle ciliegie l’azione di tonificare il sangue e quindi di suggerirne il consumo in chi ne aveva carenza. Nell’antica Roma si usava sciogliere nel vino la resina che veniva secreta dal tronco del ciliegio durante la stagione estiva; questo rimedio aveva la proprietà di calmare la tosse e stimolare l’appetito. L’albero del ciliegio è stato da sempre molto apprezzato anche per il suo legno: nel settecento veniva utilizzato per fabbricare mobili eleganti e raffinati.

Non buttate i noccioli
Anche i noccioli che troviamo all’interno di questo frutto sono utilissimi! Una volta puliti ed essiccati, si possono utilizzare come imbottitura di cucini e hanno la proprietà di assorbire sia il calore che il freddo rilasciandoli lentamente. Il loro impiego nella terapia del calore e il conseguente effetto rilassante è abbastanza conosciuto: utile per i dolori articolari, torcicollo, cervicale, crampi addominali, ecc. E’ sufficiente scaldare i noccioli in forno per pochi minuti o direttamente in una padella. Molti utilizzano il forno a microonde, personalmente non lo suggerisco.
 
Pochi invece sanno che i noccioli di ciliegia sono utilissimi anche nei casi in cui è necessaria un’applicazione fredda come ad esempio nelle distorsioni, slogatura, stiramenti, alcuni tipi di dolori muscolari, ecc,. In questo caso potremmo conservare il nostro  “cuscinetto” di noccioli in freezer, avendo cura di tenerlo in un sacchetto gelo: in questo modo è pronto all’uso. Diversamente, il tempo utile per l’applicazione è di almeno un’ora e, nei casi appena citati, la tempestività è importante.  

Curiosità: tra coralli e rubini appesi

In un famoso “madrigale”[1],  Il poeta Remigio Zena paragona le ciliegie a coralli e rubini, e invitava l’amata ad ornarsene come se fossero preziosi pendenti. A portare il ciliegio in Occidente sarebbe stato il console Lucullo nel 74 a.C., di ritorno dal Ponto dopo la vittoria su Mitridate; sembra che il nome ciliegia derivi proprio dalla città di Cerasus, nota oggi come Kirasum, dalla quale Lucullo avrebbe prelevato un esemplare di questa pianta. Tuttavia appare più probabile che il ciliegio attuale derivi per selezione di una varietà selvatiche che cresce spontanea nei boschi di tutta Europa, e i cui frutti piccoli e amarognoli erano conosciuti e mangiati sicuramente già nel neolitico come alcuni reperti hanno dimostrato.

Ancora due cose ….

Quando si raccolgono le ciliegie? il periodo di raccolta delle ciliegie va da maggio a luglio a seconda della zona climatica di coltivazione.

Come si conservano: il frutto si consuma fresco o si conserva essiccato al sole e poi riposto in sacchetti, sotto spirito o sotto sciroppo di zucchero, in composte, marmellate; il picciolo.

Elena Alquati


Il significato del ciliegio nel Sol levante

1 [1] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/?term=cherries

2 [1] Breve componimento letterario di origine popolare, consistente in un nitido quadretto di ispirazione pastorale, spesso destinato a esprimere un omaggio galante.