È ancora il governo inglese che punta i piedi su cibi e bevande dannose ai bambini, denunciando il preoccupante aumento di obesità e la dilagante mancanza di concentrazione nelle scuole. Sotto accusa, anzi, prossimamente vietate la vendita di bevande energetiche con più di 150 mg di caffeina. Con questa iniziativa, il Ministro dell’Istruzione inglese, Bridget Phillipson, vorrebbe contribuire a contrastare il problema dei comportamenti maleducati all’interno delle scuole, in parte causati proprio da queste bevande eccitanti.
Il divieto sarà applicato ai minori di sedici anni ai quali non sarà permesso l’acquisto di bevande energetiche come Red Bull e Monster, poiché, oltre a rendere i ragazzi irascibili e nervosi, causano problemi di sonno, impediscono la concentrazione e favoriscono l’obesità.
Esperti sanitari, sindacati degli insegnanti e dentisti hanno accolto con favore il divieto, affermando che migliorerà la salute di bambini e ragazzi:
“Come possiamo aspettarci che i bambini vadano bene a scuola se ogni giorno bevono l’equivalente di un doppio espresso?” – ha affermato Wes Streeting , ministro della Salute – “Le bevande energetiche possono sembrare innocue, ma il sonno, la concentrazione e il benessere dei bambini di oggi ne risentono, mentre le versioni ad alto contenuto di zucchero danneggiano i denti e contribuiscono all’obesità.”
Lo sapevi che …
Una lattina da 250 ml di Red Bull contiene 80 mg di caffeina, la stessa quantità contenuta in un espresso o due lattine di cola. Tè, caffè e bevande analcoliche contenenti quantità inferiori di caffeina non subiranno alcuna modifica.
Quando? Non si sa
Quando queste bevande diventeranno illegali ai minori di sedici anni, non è chiaro, ma sappiamo essere imposto tramite la legislazione secondaria prevista dal Food Safety Act del 1990:
“Le bevande energetiche ad alto contenuto di caffeina non sono adatte ai bambini. Si tratta di un provvedimento basato sul buon senso e basato sull’evidenza scientifica per proteggere la salute fisica, mentale e dentale dei bambini” – ha affermato Katharine Jenner, direttrice dell’Obesity Health Alliance – “Politiche basate sull’età di vendita come questa hanno dimostrato di ridurre l’accesso ai prodotti non adatti ai bambini”.
Una ricerca del sindacato NASUWT ha rilevato che il 71% degli insegnanti è preoccupato per l’abuso di bevande energetiche da parte degli alunni sia a scuola sia altrove.
Insegnante n. 1: “Le bevande creano una situazione in cui gli studenti non riescono a concentrarsi, stare fermi e pensano che sia bello berle”;
Insegnante n. 2: “Le bevande energetiche rendono molto difficile per gli studenti concentrarsi e impegnarsi nell’apprendimento e sembrano renderli più rumorosi e agitati”.
“I prodotti che creano dipendenza, sono altamente acidi e possono contenere più di venti cucchiaini di zucchero non devono essere inclusi nel menù dei bambini” – ha affermato Eddie Crouch, presidente dell’associazione British Dental Association.
I politici hanno dichiarato che, come per tutte le politiche governative, è essenziale che qualsiasi futura norma, si basi su una rigorosa valutazione delle prove disponibili.
In Italia?
Mi viene da pensare a un tormentone degli anni ’80 di Raimondo Vianello che diceva:” Noi no, noi, no, noi no, no”. Infatti, il Ministero della Salute, negli ultimi anni, non ha ritenuto di dover introdurre nuove leggi che riguardano le bevande energetiche contenenti caffeina, mantenendo, come riferimento, le linee guida europee che raccomandano ai minori, le donne incinte o che allattano, di non berle, rimandando la lettura all’etichetta posta sui prodotti venduti.
Fonti e approfondimenti
https://www.theguardian.com/business/2025/sep/02/children-energy-drinks-government-obesity-health?mc_cid=ddf7c60338&mc_eid=59c45fd9b3
Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA).
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